(ANSA), 23 GIU. 2019 –

I mercati reagiscono se si alimenta la paura: va ridotta la sfiducia nei confronti dell’Italia non inseguendo obiettivi dannosi, ma enfatizzando la capacità di crescita. Così in sintesi il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco che al Tech Festival di Venezia, organizzato dal Il Foglio, spiega: “ci vuole fiducia e capacità di programmazione, non si può vivere sotto l’incubo del disavanzo che non asseconda la richiesta di stabilità dei mercati”. “Alimentare la paura del distacco dall’Europa fa reagire in modo negativo i mercati, che si ‘assicurano’ contro questo rischio facendo salire i tassi, con un effetto che si trascina sulla crescita delle imprese”, dice. La paura principale per Visco “è quella di distaccarci dall’Europa, i mercati la ascoltano e si assicurano contro questo rischio. Così sono vari punti base di tassi di interesse più alti che vengono richiesti” e il loro peso crea “preoccupazione per gli effetti sulla crescita. Se l’emissione di titoli pubblici vede 2,5 punti in più rispetto alla Germania e uno in più di uno rispetto a Spagna, questo si trasferirà piano piano in tutti i meccanismi che concedono credito a livello privato, e alla fine rallenta la capacità di crescere dell’economia con effetti sugli investimenti”. Bisogna cambiare direzione con le riforme, che vanno fatte con serietà – ha ammonito il Governatore. Bisogna quindi ridurre la sfiducia “non inseguendo obiettivi dannosi, e va enfatizzata invece la capacità di crescita dell’economia attraverso investimenti pubblico-privati”. Secondo Visco bisogna insomma “stabilizzare l’economia, perché di fronte anche a una situazione di choc tutto dipende dalla capacità di distribuzione della spesa”. Visco respinge invece ipotesi allarmistiche sull’inesigibilità del debito italiano: “è un rischio pari a zero”.